martedì 26 gennaio 2021

Cose da pazzi degli anni '80

In questo post voglio parlarvi di alcuni piacevoli ricordi relativi al decennio, cose da pazzi che ho fatto con gli amici e che oggi sarebbero addirittura inimmaginabili. Da premettere che negli anni '80 non c'erano la paura, la paranoia e il timore del prossimo che ci sono oggi, e la gente era di conseguenza più aperta e desiderosa di socializzare, considerando i propri simili più una risorsa che una rottura di scatole.

Iniziamo dalle edicole. L'edicola degli anni '80 era un salotto dove giovani e meno giovani andavano per chiacchierare con l'edicolante e mettergli sottosopra il negozio. Ora spiego. Vicino casa c'era un'edicola piccola ma molto ben fornita. L'edicolante, basso e simpaticone, aveva una pazienza infinita: quasi ogni persona che entrava si metteva a sfogliare giornali e giornaletti prima di scegliere (quando sceglieva qualcosa da portar via) quello giusto. Il povero edicolante si ritrovava ogni volta a riordinare giornali e riporre negli scaffali riviste con gadget, cassette e quant'altro. Il bello era quando piombavano in edicola flotte di bambini per comprare figurine, stick o giocattoli, perché l'edicola anche quelli vendeva. C'erano anche le buste a sorpresa, molto voluminose e piene di cianfrusaglie varie, come giornaletti, pupazzi, figurine (poco importava se avevi il relativo album), giocattolini ecc. Tra le varie amenità che oggi è impossibile trovare, c'erano le cartucce per le pistole giocattolo, di colore giallo o rosso. A carnevale non vedevi altro che piccoli pistoleri per strada che si sparavano a vicenda! C'era poi il signore o la signora che, non avendo nulla da fare, entrava in edicola e si intratteneva con l'edicolante per qualche ora, senza poi comprare nulla.
Ma ci stava: anche questo erano gli anni '80.

Cambiamo settore e parliamo di Commodore 64. Come saprete, questo computer negli anni '80 è stato un mostro sacro, un must, che tutti dovevano assolutamente possedere per potersi fregiare del titolo di "abitante del pianeta Terra". Ebbene, qui a Sassari nel decennio c'era un negozio di computer in centro città che aveva messo a disposizione di tutti un paio di Commodore 64 perennemente accesi, con datassette (il lettore di nastri) e disk drive. Se non ricordo male c'era anche un Commodore 128, che veniva per lo più usato in modalità C64, anche perché di software per C128 non ce n'era, e comunque tutti impazzivano per il C64. Insomma, a farla breve, io e altri "commodorissimi" amici ci ritrovavamo quasi ogni sera lì per copiare programmi da disco a cassetta o da cassetta a disco! Diciamo che era un angolo giochi tipo quello che alcuni negozi riservano a bambini piccoli con giocattoli di vario genere o album e colori per disegnare. Noi eravamo lì come bambini a trastullarci col nostro amato computer, e tutto questo era perfettamente normale!

Sempre restando in tema di divertimenti (d'altronde, a cosa dovevamo pensare a quell'età?), ci spostiamo ora nelle vicinanze di casa. Negli anni '80 ho vissuto in un condominio con 10 famiglie, quasi tutte con bambini piccoli. Uno dei nostri giochi preferiti, soprattutto nel periodo dei mondiali del 1982 in Spagna, era il calcio. E allora cosa facevamo? Formavamo squadre di 4 o 5 giocatori, andavamo nella strada più vicina (preciso che era una strada di periferia, non in centro città) e disegnavamo col gesso il campo di calcio! Le porte si facevano con grossi sassi, che ovviamente venivano spostati ogni volta che sopraggiungeva una macchina. Ora mi chiedo: cosa succederebbe se si facesse una cosa del genere oggi? Primo, se ti pescano a pasticciare la strada ti denunciano; secondo, con macchine che passano in continuazione, qualcuna anche a forte velocità, giocare in strada sarebbe impossibile e oltretutto pericoloso; terzo, oggi i bambini giocano sì a calcio, ma con la PlayStation! Ai miei tempi, non ricordo neanche un bambino che fosse cicciottello; eravamo tutti magrissimi perché sempre in movimento, in un modo o nell'altro; alcuni bambini verso le 5 del pomerigio scendevano da casa con panini imbottiti, chi con pomodoro, chi con nutella, chi ancora con mortadella o prosciutto cotto. Sono ricordi di un'altra epoca più spensierata e meno paranoica rispetto ad oggi.

Nessun commento:

Posta un commento