mercoledì 12 ottobre 2022

La gentilezza è appezzata da tutti?

No. Il post potrebbe finire qui ma giustamente vi chiederete il perché di questa risposta così secca e categorica. Mi piace molto un pensiero di Salvatore Brizzi (aforista), che condivido qui con voi: "Il Rispetto e la Gentilezza non sono qualità femminili, bensì spirituali. Riguardano l’anzianità animica, non il genere. Sono due qualità difficili da sviluppare, perché l’uomo medio le richiede agli altri ma presta poca attenzione nell’offrirle. Tutti si credono rispettosi." Quindi, la gentilezza è una qualità spirituale. Io mi reputo una persona abbastanza gentile, e questa gentilezza mi viene spontanea. Noto però che essa viene percepita in modo differente da persona a persona, nel senso che non tutti la gradiscono allo stesso modo. Incontro Angelo, gli mostro gentilezza e il suo sguardo si illumina, pieno di luce e riconoscenza. Poi incontro Satanino, gli mostro gentilezza e mi guarda con una faccia da babbeo, come a dire: "Sei strano forte!" Poi ci sono i gradi intermedi, cioè di quelli che apprezzano ma non più di tanto e di quelli che, pur non apprezzando, non mi considerano uno scemo. Come mai queste differenze?

Intanto precisiamo una cosa: gentilezza non è adulazione. La gentilezza è la capacità di rapportarsi alle altre persone, anche sconosciute, in modo educato e rispettoso, mentre l'adulazione è gentilezza affettata, di chi è falsamente dolce e cortese per scopo personale o sciatto servilismo. Dell'adulazione non ci frega nulla, mentre ci concentreremo sulla gentilezza, quella vera e naturale. Per molte persone di questo mondo, gentilezza è sinonimo di debolezza, di poca o assente sicurezza. È pazzesco ma è così. Tante volte, essere gentili con determinate persone significa essere da loro allontanate. Questo mi è capitato molte volte, anche se di solito doso la gentilezza a seconda di chi ho davanti. Ma certe persone, uomini e donne indistintamente, non vedono la gentilezza come un qualcosa che abbellisce, che avvalora. Al contrario, ne rimangono quasi infastiditi, come se gli rivolgessimo delle frasi in una lingua che non conoscono. Ci sono stati tempi in cui la gentilezza, la galanteria, i modi educati, erano valori assai tenuti in considerazione in svariati campi: nella ricerca di un partner, nella ricerca di buoni amici e nel mondo del lavoro.

Oggi sembra invece che le qualità morali non contino più nulla. Come dice Salvatore Brizzi, la gentilezza riguarda l'anzianità animica. Cosa vuol dire? Che siamo più o meno gentili a seconda del nostro stadio evolutivo. Qui sulla Terra vivono otto miliardi di persone con differente grado di evoluzione o elevatezza spirituale. Un po' come in una scuola: chi è ancora all'asilo e chi invece fa le scuole medie o superiori. Chi ha la profondità della vita dentro di sé (per usare le meravigliose parole di George Adamski), ha imparato delle lezioni importanti e le ha messe in pratica: l'amore, il rispetto, l'empatia, la gentilezza, sono tutte realizzazioni dello Spirito, la nostra componente primaria. Una volta che lo Spirito fa sue queste qualità attraverso le prove/scuola terrene, rimangono per sempre. Ecco perché vediamo che in alcuni la gentilezza sgorga in maniera tanto spontanea, senza alcuno sforzo: perché fa parte del loro bagaglio spirituale, della loro "ricchezza" interiore, e questa ricchezza, che è un tesoro nascosto dissotterrato, non la perdono più. Altri invece, essendo a un livello evolutivo inferiore, non hanno neanche iniziato a scavare, ma prima o poi lo faranno. Per ora non comprendono questa "strana cosa" che vedono in altri, e che pensano sia completamente inutile, non essendo affatto d'aiuto per sopravvivere.

In fondo possiamo dire che la gentilezza sia un atto di amore verso il prossimo. Chi ama è gentile. Prendete ad esempio una mamma con il suo bebè in braccio: ne avete mai visto una scorbutica? E la mamma con il suo piccolo è l'esempio più calzante di amore che possiamo fare. La gentilezza è apprezzata da tutti? No... ma solo da coloro che ne comprendono il valore. In mondi più evoluti del nostro la gentilezza è la normalità, perché in quei mondi regna l'amore. Qui sulla Terra abbiamo un po' di problemi, quindi ogni tanto è possibile che tutte le nostre buone intenzioni di essere gentili vadano in pausa; ma la cosa importante è continuare a provarci perché nessuno è perfetto, e la strada per la perfezione è ancora lunghissima. Dio apprezza i nostri sforzi, nonostante le molte cadute. Si può essere gentili in tanti modi ma, per iniziare, potremmo abituarci a dire "per favore", "grazie", "prego", "scusa". Sembrano paroline insignificanti ma hanno una potenza incredibile. Non comandate: i comandi vengono dati nelle caserme! Chiedete sempre cortesemente, aspettandovi un sì e un no. Ma se chiedete con gentilezza, sarà più probabile un sì. Se qualcuno vi chiede aiuto, non negateglielo: lo stesso aiuto che date vi sarà dato più avanti quando voi stessi avrete bisogno. La vita è una ruota. Ogni volta che date, maturate dei crediti che poi vi verranno pagati. Vi lascio con questa bella frase sulla gentilezza di Madre Teresa, che spero gradirete come me: "Le parole gentili sono brevi e facili da dire, ma la loro eco è eterna."





1 commento:

  1. Volevo fare i miei complimenti all'autore di questo articolo! Non è adulazione;-) ma sincera ammirazione. Non ho altro da aggiungere perché è molto completo e sono pienemente d'accordo con tutto quanto viene detto.

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