mercoledì 17 aprile 2024

Walking on the Moon


Stupenda foto della Luna di Vincenzo Mirabella

Conoscete la bellissima Walking On The Moon dei Police? Ogni tanto capita di sentirla da qualche parte, TV, radio o YouTube. Il testo della canzone parla dell'ebbrezza di essere innamorati e della sensazione di assenza di gravità ed euforia che ne deriva. Sting ha menzionato nelle interviste che la canzone è stata ispirata dallo sbarco sulla Luna dell'Apollo 11 nel 1969 e dall'idea romantica di provare la sensazione di camminare sulla Luna. Forse alcuni di voi non sanno che per realizzare il video i Police hanno utilizzato anche filmati messi a disposizione dalla NASA. Ma ci sono altre canzoni che si ispirano agli sbarchi lunari, me ne vengono in mente due: Moonhead dei Pink Floyd (mandata in onda subito dopo l'allunaggio dell'Apollo 11) e Man on the Moon dei R.E.M, brano del fantastico album Automatic For The People del 1992. Insomma, anche il reame delle note ha celebrato questo importante avvenimento.

Lo sbarco su un altro corpo celeste è stato qualcosa di grandioso e meraviglioso. Quante notti ho passato ad osservare col binocolo quel faro luminoso, e quante domande senza risposta! Più che altro mi sono sempre chiesto se degli ipotetici abitatori della Luna più evoluti di noi avrebbero avuto piacere a farci visita. Certo è che come pianeta non abbiamo un gran bel curriculum: avremo pure fatto passi da gigante in campo tecnologico, ma dal punto di vista morale e spirituale siamo come bambini che devono ancora imparare tutto. La nostra storia è piena di odio, guerre, rivalità, intolleranza, massacri. Ogni tanto qualche persona illuminata cerca di rimetterci in carreggiata senza grandi risultati. Insomma, supponendo di avere dei vicini di casa, si guarderebbero bene dallo stringere amicizia con una società così bellicosa come la nostra. Tutt'al più ci guarderebbero con pena e compassione.

Ve ne dico solo una. Durante la missione Apollo 13, venne sganciato sulla Luna il terzo stadio del razzo vettore Saturn a una velocità di impatto di circa 9000 km/h. L'impatto fu simile a quello di una esplosione di 10 tonnellate di TNT e causò un terremoto che durò oltre 3 ore! Ma dato che ci sono ve ne dico un'altra. Non so quanti di voi conoscano il Project A119: fu un progetto top secret elaborato alla fine degli anni '50 dall'Air Force statunitense che consisteva nello sganciare una bomba nucleare sulla Luna. Tale progetto fu abbandonato nel 1959, ma c'è chi sostiene che uno degli scopi della missione Apollo 13 fu proprio quello di sganciare una mini bomba nucleare sul nostro satellite, e che tale missione fu sabotata da forze esterne per impedire che ciò accadesse. Naturalmente si tratta solo di teorie non confermate. Ciò comunque non toglie che siamo una società infida, arrogante e pericolosa.

Camminare sulla Luna. Ma su questa benedetta Luna ci siamo andati oppure no? Voi da che parte state? Siete di quelli che credono o non credono? Da decenni su questo argomento sono stati spesi fiumi di parole, come cantavano i Jalisse nel lontano 1997. C'è chi tira da una parte e chi tira dall'altra. Coloro che credono rimangono della loro idea, e così fanno anche coloro che non credono. Ognuno di noi si documenta, studia (o almeno si spera faccia così) e poi trae le sue personali conclusioni. Oggi grazie a internet abbiamo una grande quantità di informazioni da cui attingere per informarci correttamente. Spetta a noi e al nostro giudizio scremare le informazioni veritiere da quelle non veritiere. È un po' come credere o non credere in Dio: le prove della sua esistenza sono intorno a noi, chiare e inoppugnabili, ma nonostante questo c'è chi non crede e forse non crederà mai. Non c'è modo di convincere uno scettico anche ponendolo davanti a inconfutabili evidenze.

Ma la domanda che mi pongo e che pongo a voi è: perché tentare di convincere le persone? Non è forse vero che chi cerca la verità prima o poi la trova come se stesse cercando un tesoro nascosto? Ognuno di noi deve seguire il suo percorso di vita, e se ci sta bene una certa "verità" significa che al momento è quella giusta per noi. In altre parole, per crescere ed evolvere dobbiamo necessariamente attraversare quel sentiero. E ringrazio una cara amica che mi ha illuminato su questo importantissimo punto. Ora, credere o non credere che siamo andati sulla Luna non ci cambia la vita. Secondo me sono ben altre le priorità, le cose su cui riflettere, a cominciare da queste: chi siamo veramente? Cosa ci facciamo qui? Perché nasciamo, soffriamo e poi moriamo? Cosa ci succede una volta morti? Quando acquisiamo questo tipo di conoscenza ci verrà più facile anche capire se siamo andati sulla Luna oppure no. Ma di questi tempi non è sicuramente la cosa più importante su cui investigare.

Bisogna imparare a sentire il suono della verità, proprio come nel libro di George Harmon Coxe dove Eros, il protagonista, si trova faccia a faccia con diverse verità che lo aiutano a maturare e diventare un uomo. Anche noi, nel corso della nostra vita ci troviamo di fronte a tante verità, e tutte ci sono utili per imparare e crescere. Prima o poi tutti perveniamo alla verità, ma ognuno ha i suoi tempi. Tutto ciò che possiamo fare e dialogare rispettando le opinioni altrui, ma mai e poi mai imporre il proprio punto di vista, perché sarebbe controproducente o addirittura dannoso. Mi vengono in mente due famosi personaggi di internet: Paolo Attivissimo e Massimo Mazzucco. Sia l'uno che l'altro si sono tirati dietro discepoli con le loro prove a favore e contro gli allunaggi. Ma che senso ha? Non sarebbe meglio lavorare per tentare di migliorare la nostra società strapiena di problemi? Se si opera unitamente in questo senso, invece di perdersi in argomentazioni non dico futili ma di secondaria importanza, molte verità saranno evidenti a tutti. È inutile voler progredire in tecnologia quando spiritualmente siamo dei trogloditi. Il progresso tecnologico e quello spirituale devono andare di pari passo, altrimenti saremo sempre a rischio di un disastro nucleare. Altro che sapere se l'uomo è andato sulla Luna oppure no...

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