mercoledì 20 dicembre 2023

Bestemmia: facciamo un po' di chiarezza

La necessità di questo post nasce dal fatto che molti — o troppi — di noi si siano fatti un'idea totalmente sbagliata di Dio. C'è ancora qualcuno che immagina Dio come un vecchio signore con la barba bianca, seduto su un trono, pronto a giudicare: chi ha fatto da bravo va in paradiso, chi ha fatto da monello va all'inferno. Sull'inferno ci sarebbe molto da discutere ma sorvoliamo, e pensiamo alla bestemmia. L'antico testamento dipinge spesso Dio come un essere vendicativo che uccide chi non obbedisce alle sue leggi. Meno male che più avanti Gesù e, in generale, gli autori del nuovo testamento, ne danno un'immagine più amorevole e compassionevole. Non abbiamo più un despota sanguinario pronto a fare fuori chiunque lo offenda, ma un Dio d'amore pronto a perdonare chiunque si penta sinceramente dei suoi peccati.

Comunque sia, abbiamo la tendenza a umanizzare troppo Dio, immaginandolo un po' come noi. Ciò nasce dalla errata interpretazione del passo biblico secondo cui l'uomo fu fatto a "immagine e somiglianza" di Dio. Ma "a immagine e somiglianza" non significa che somigliamo fisicamente a lui. Vuole semplicemente dire che siamo tutti scintille divine sulla via della perfezione. In altre parole, anche noi possiamo diventare degli dei. In alcuni passi del Nuovo Testamento, molti dei quali sono stati mal interpretati o erroneamente presi alla lettera, si dice che Dio è Amore, Dio è Luce, Dio è Spirito. Questo ci dà solo una vaga idea di chi sia — o cosa sia — questa entità a cui noi umani abbiamo dato l'appellativo "Dio". Poi, quasi tutte le religioni hanno dato a Dio un nome personale, così da sentirsi più vicine e in intimità con lui: Jahvè, Geova, Krishna, Rama, Vishnu ecc. Ce ne sono a migliaia.

Quindi, chi — o cosa — è Dio? Non lo sappiamo. Così come non sappiamo cosa sia l'infinito. In questa vita l'unica cosa che ci è dato sapere è che esiste, in base alle innumerevoli prove che possiamo percepire con i nostri sensi. Ma come diceva Marcello Bacci (noto medium), chi è o chi sia è rimasto nell'ombra. Chi dice di conoscere Dio mente, perché semplicemente non abbiamo le capacità per comprenderlo. Possiamo capire un'entità che esiste da sempre? Oppure possiamo capire un'entità che è Amore, Luce? Ci siamo fatti una pallidissima idea di cosa sia questa energia, questa Coscienza Universale studiando la persona di Gesù. Ecco perché in una occasione disse: «Chi vede me vede il Padre». Ma non perché lui fosse il Padre, come tanti erroneamente credono, ma perché rispecchiava perfettamente le qualità del Padre, in particolare l'amore e la giustizia. L'uomo dall'alba dei tempi ha sempre creduto in una intelligenza superiore ma non l'ha mai compresa. Ecco quindi la necessità di "rammemoratori", vedi Gesù, perdiodicamente inviati all'umanità per avvicinarla di più a quel Dio tanto misterioso.

Oggi la bestemmia è intesa come un'offesa a Dio. Ma Dio si può davvero offendere? Ancora una volta tendiamo a vedere il Creatore come uno di noi. Non dobbiamo dimenticare che Dio è perfezione assoluta, Dio è Amore. Possiamo offendere un essere umano con le nostre parole o con le nostre azioni, ma non possiamo offendere Dio. Tutto ciò che noi diciamo o facciamo di male, per legge di causa ed effetto, ci si ritorce contro, per cui stiamo facendo del male a noi stessi, non a Dio, a cui non possiamo togliere nulla. Anche Gesù, quando veniva offeso o deriso, non si offendeva ma rimaneva in silenzio, dando l'esempio a tutti noi. "Bestemmiare", comunque, non significa precisamente prendere a parolacce o mancare di rispetto al Creatore. Il termine "Bestemmia" ha lo stesso significato di "Blasfemia" poiché hanno stessa radice etimologica. Quando i farisei dissero che Gesù scacciava i demoni per mezzo di Belzebù capo dei demoni, Gesù rispose loro: «Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro». Qui si capisce bene che la bestemmia è qualcosa di diverso dall'insultare od offendere la divinità. Innanzitutto bisogna capire chi o cosa sia lo "Spirito Santo". Non si tratta della terza persona di una Trinità, come credono alcune religioni, ma ha un significato ben diverso. Lo dice la parola stessa: uno Spirito, cioè una creatura di Dio, "Santo", cioè molto evoluto, quindi uno Spirito di Luce.

I Farisei erano malvagi. Addirittura Gesù li definì "progenie di vipere" perché ostacolavano deliberatamente l'opera di divulgazione della Verità promossa da Gesù. Il loro peccato imperdonabile, o la loro bestemmia, era proprio questo. Qualsiasi cosa farete o direte al figlio dell'uomo, cioè agli esseri umani, vi sarà perdonata, ma tutto ciò che direte o farete per ostacolare l'operato degli Spiriti di Luce (lo Spirito Santo), non sarà perdonato. In altre parole, il ribellarsi a Dio, e impedire ai suoi Spiriti di Luce di compiere la sua volontà, è la cosa più grave che un essere umano possa fare su questa Terra. Bisogna distinguere: un conto è farlo con ignoranza, come ad esempio Paolo di Tarso che perseguitava i cristiani prima di convertirsi egli stesso al cristianesimo; un altro è farlo deliberatemente e con cattiveria, come i Farisei, che arrivarono persino a dire che Gesù era posseduto da un demonio! E per loro colpa fu poi condannato a morte. Questa è bestemmia contro lo Spirito Santo.

Passiamo ora alle "bestemmie" come folklore. Sono stato diverse volte in Veneto e Trentino Alto Adige, dove ho potuto notare che il linguaggio di molti è "frequentemente fiorito di, come dire, metafore molto colorite", come diceva Spock nel film "Rotta verso la Terra". Si va dal "xxx cane", "porco xxx", "porca mxxxxxx" per passare ad addolcimenti come "zio cane", "zio can" o "xxx bono". Da notare però che la stragrande maggioranza di questi sono bravissime persone che non farebbero del male a una mosca. Alcune sono persino religiosissime, cantano nel coro della Chiesa la domenica, fanno opere di carità, hanno spirito generoso e caritatevole. Qui in Sardegna abbiamo l'abitudine di dire «Cess!» oppure «Ceeee!». Sarebbero varianti di «Gesù!» o «Gesummio!». Considerando che per i cattolici Gesù è Dio, se si dovesse applicare la legge mosaica che puniva con la morte chiunque invocasse il nome di Dio invano, suppongo che oggi la Sardegna sarebbe completamente disabitata! È evidente che stiamo parlando di semplici sfoghi. Certo, possono dare fastidio perché dopotutto si insulta la fonte della vita non solo sulla Terra ma di tutto l'Universo, ma come esseri umani siamo troppo abituati a giudicare e condannare dalle apparenze. Pensate che ci sono persone che non maledicono mai, non "bestemmiano" mai, danno un cospicuo obolo in Chiesa la domenica e sciolgono i bambini nell'acido... Quelli sono forse meglio?

Ancora una volta tendiamo a vedere il Creatore come uno di noi, molto "umanizzato". Dio non giudica come giudichiamo noi. A parte che non dovremmo proprio giudicare perché non spetta a noi farlo; l'unica cosa di cui dovremmo preoccuparci è crescere, evolvere, migliorare come persone giorno dopo giorno. Se gli altri fanno questo o quello, o dicono questo o quello, sono affari loro e ne risponderanno personalmente. Non a caso in una occasione Gesù disse di non guardare la pagliuzza che c'è nell'occhio degli altri ma di guardare la trave che c'è nel nostro. Questo sembra che sia proprio difficile da imparare. A differenza di noi, Dio vede il cuore. Dio conosce i motivi, i sentimenti, i problemi di ciascuno di noi, molto meglio di noi stessi. Dio sa bene come siamo fatti, quali sono i nostri bisogni, le nostre preoccupazioni. Le religioni insegnano a pregare per chiedere, spesso con preghiere a pappagallo. Ma Dio sa molto bene di cosa abbiamo bisogno prima ancora che glielo chiediamo. Non dobbiamo fare sacrifici per propiziarcelo. L'unica cosa che dobbiamo fare è amare noi stessi, il nostro prossimo e tutta la creazione, perché così facendo stiamo amando la fonte di tutto, che è Dio stesso. Così insegnò Gesù.

Spero di aver fatto un po' di chiarezza sull'argomento. Non è una licenza ad insultare la fonte della vita, ci mancherebbe altro. Ma come esseri umani molto imperfetti e indebitati, può capitare che diciamo o facciamo cose assai sconvenienti, di cui poi ci pentiamo. Se questo capita, non dobbiamo scoraggiarci o auto condannarci. Questa vita è piena di ostacoli e possiamo facilmente cadere. L'importante è rialzarsi e continuare la corsa con determinazione per arrivare vittoriosi alla meta.





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